
Indice
- Le polemiche
- Come abbiamo analizzato Squid Game
- ✅ Capacità di intrattenimento
- ✅ Affrontare un argomento controverso
- ✅ Scenario di ampio respiro
- ✅ Il mito dell’Eden
- ✅ Abbondanza di fatti e informazioni
- ✅ Società segrete
- ✅ Gente di campagna vs gente di città
- ✅ Critica alla religione
- ✅ Il sogno (o l’incubo) americano
- ✅ L’eroe o l’eroina come ribelle o anticonformista
- ✅ Famiglie disfunzionali
- ✅ Un incontro sessuale decisivo
- Conclusione
Squid Game è una serie televisiva sudcoreana, scritta e diretta da Hwang Dong-hyuk e distribuita da Netflix dal 17 settembre 2021. Ha ottenuto un enorme successo, sia a livello di ascolti che di critica, arrivando ad essere la serie TV più vista in oltre 90 paesi.

Le polemiche
Oltre che per il contenuto estremamente violento, la serie ha suscitato polemiche per il modo in cui è stata tradotta dal coreano all’inglese e poi nelle altre lingue. Alcuni addetti ai lavori hanno criticato la scelta di Netflix di realizzare una traduzione automatica previa con conseguente post-editing.
Questa procedura, comunissima in altri campi, consiste nel far tradurre al computer i sottotitoli che vengono poi rivisti da un traduttore professionista. Alcune associazioni di categoria e molti traduttori freelance hanno fatto notare che questa prassi non è adatta ai prodotti audiovisivi, perché limita la creatività del sottotitolatore ed è spesso usata come scusa per pagare meno i professionisti. Benché basate su posizioni legittime, queste considerazioni si scontrano con le semplici leggi che governano il mercato dei prodotti cinetelevisivi di consumo.
Cito le polemiche per completezza d’informazione, ma in questa sede m’interessa molto di più soffermarmi sulle ragioni alla base del successo di Squid Game, in particolare sulla sceneggiatura della serie. Chiunque scrive per lavoro ne potrà trarre spunti utili per migliorare la propria scrittura.
Spoiler alert: anche se ho cercato di non svelare dettagli della trama, tutto l’articolo acquista molto più significato ed è più godibile dopo aver visto la serie, non prima.
Come abbiamo analizzato Squid Game
Innanzi tutto, Squid Game è una sceneggiatura originale, cioè non deriva da un’opera precedente, sia essa un libro o un altro film o serie. Nonostante questo, l’opera ha molti punti in comune con alcuni bestseller letterari del passato. In questo articolo userò come riferimento un testo dello scrittore e professore universitario James W. Hall, intitolato Hit Lit, che ha come sottotitolo “Decifrare il codice dei più grandi bestseller del ventesimo secolo”.
Nota: Alla data in cui scrivo, Hit Lit non è stato pubblicato in italiano. Tutte le citazioni sono state da me tradotte (rapidamente) al solo scopo di renderle accessibili a chi non sa l’inglese.
In Hit Lit il professor Hall individua 12 elementi che ricorrono nella maggior parte dei libri più venduti negli Stati Uniti nel ventesimo secolo. Anche se incentrata su opere americane, l’analisi è facilmente estrapolabile ad altri paesi, perché i libri considerati sono stati tradotti in decine di lingue straniere e hanno venduto complessivamente milioni di copie in tutto il mondo.
Hall analizza 12 libri:
- Via col vento di Margaret Mitchell.
- I peccati di Peyton Place di Grace Metalious
- Il buio oltre la siepe di Harper Lee
- La valle delle bambole di Jacqueline Susann
- Il padrino di Mario Puzo
- L’esorcista di William Peter Blatty
- Lo squalo di Peter Benchley
- La zona morta di Stephen King
- La grande fuga dell’Ottobre Rosso di Tom Clancy
- Il socio di John Grisham
- I ponti di Madison County di Robert James Waller
- Il Codice Da Vinci di Dan Brown
Tutti questi libri hanno avuto una versione cinematografica dal successo pari o superiore a quello del libro.
C’è qualcosa che accomuna questi libri e, di conseguenza, questi film? Secondo il professor Hall c’è, eccome: sono 12 caratteristiche comuni, che in maggior o minor misura si ripresentano in tutti i libri. Si possono riassumere così:
- Capacità di intrattenimento
- Affrontare un argomento controverso
- Scenario di ampio respiro
- Il mito dell’Eden
- Abbondanza di fatti e informazioni
- Società segrete
- Gente di campagna vs gente di città
- Critica alla religione
- Il sogno (o l’incubo) americano
- L’eroe o l’eroina come ribelle o anticonformista
- Famiglie disfunzionali
- Un incontro sessuale decisivo
Anziché riassumere qui le argomentazioni del professor Hall (a chi vuole approfondire consiglio vivamente la lettura del libro o uno dei riassunti che si trovano online), mi limito a dire che queste 12 caratteristiche si ritrovano quasi tutte anche in Squid Game. Sembra quasi che Hwang Dong-hyuk abbia scritto la serie tenendo il libro di Hall sulla scrivania.
✅ Capacità di intrattenimento
La prima caratteristica è la capacità di intrattenimento dell’opera, un alto livello di intensità emotiva che risulta da azioni viscerali e sorprendenti, che si estrinseca anche in momenti di suspense, pericoli minacciosi e in un conto alla rovescia che segna il tempo delle azioni del protagonista.
Squid Game è una serie avvincente, soprattutto nella seconda metà, quando l’atmosfera si fa via via più minacciosa e inquietante, con un ritmo incalzante che non conosce soste. È una di quelle serie da binge watching: una volta iniziata, cattura lo spettatore ed è difficile interrompere la visione. Come dice Hall: “unputdownable”, cioè impossibile da metter giù (riferito a un libro).
✅ Affrontare un argomento controverso
“Un modo infallibile per colpire la gente è quello di alimentare la polemica del momento. Che fosse una strategia consapevole o meno, gli autori della nostra lista hanno stigmatizzato uno o più argomenti altamente controversi della loro epoca.”
Squid Game non fa eccezione. La trama della serie nasce infatti dalla situazione di indebitamento del protagonista, Seong Gi-hun. L’autore cavalca un conflitto di attualità nella società sudcoreana, la crisi economica, che non ha fatto altro che accentuare le esistenti differenze di classe. Come dice Hall, i bestseller spesso “esplorano questioni sociali scottanti del momento, che affondano le radici in una disputa nazionale di lunga data”. In Squid Game la disputa di lunga data è l’esistenza dei chaebol, i conglomerati industriali protetti dal sistema bancario e dal governo, che fanno il bello e il cattivo tempo del paese. Non vengono citati esplicitamente, ma la loro presenza riecheggia in vari momenti della serie.
Nel complesso, si tratta sì di questioni locali, ma che hanno corrispettivi in molti paesi occidentali. Come si vedrà anche in seguito, parte del successo di Squid Game sta proprio in questo: mostrare sotto forma locale temi universali, facilmente comprensibili da parte del grande pubblico.
✅ Scenario di ampio respiro
Hall riassume questa caratteristica così: “Personaggi colossali che fanno cose magnifiche su un enorme palcoscenico”. In tutti i romanzi analizzati, così come in Squid Game, il racconto è incentrato su una persona, ma la posta in palio è più alta di quella del singolo. I personaggi sono rappresentativi di un’ampia fetta della società e la storia di un individuo serve a mettere in evidenza il destino di tutta una comunità.
In Squid Game la vicenda paradossale e ai limiti della credibilità di Seong Gi-hun non è che un esempio delle condizioni di vita di tanti connazionali, ugualmente inguaiati e sul bordo del precipizio.
Secondo Hall, i romanzi più di successo del ventesimo secolo continuano a mettere in scena gli argomenti dei primi romanzi di due secoli fa: l’ascesa sociale, le questioni razziali, i conflitti di genere e di classe, le lotte e i trionfi dei poveri (e a volte dei ricchi). I protagonisti, anziché essere in lotta contro sé stessi, combattono contro forze più grandi di loro. Proprio come accade a Seong Gi-hun.
✅ Il mito dell’Eden
Nei romanzi analizzati da Hall ricorrono spesso immagini della natura, più o meno selvaggia, con connotazioni idilliache. Spesso questi paesaggi hanno un’aura d’innocenza che a un certo punto della storia viene violata.
L’isola in cui si svolgono i giochi perversi di Squid Game incarna alla perfezione anche questo elemento. Apparentemente un paradiso naturale, l’isola nasconde pericoli estremi per i partecipanti al gioco.
L’elemento del “mito dell’Eden” a volte si manifesta come il mito della “terra dorata”, dell’America come paradiso. Lo si rileva anche in Squid Game: la figlia del protagonista infatti sembra destinata a una nuova vita proprio nella terra delle opportunità...
✅ Abbondanza di fatti e informazioni
Molti bestseller intervallano le pagine di azione con nozioni e fatti, in un mix molto apprezzato dal grande pubblico. Insegnano oltre a intrattenere. Questo aspetto è generalmente più rilevante nei romanzi che non nelle trasposizioni cinematografiche, in cui le lunghe descrizioni spezzerebbero il ritmo della narrazione.
Tuttavia, anche Squid Game ha, seppure in quantità più limitata, qualche intento didattico. Mostra una sequenza di giochi di cui spiega il funzionamento fin nei minimi dettagli.
Anche l’ambientazione della serie, “esotica” per la maggioranza degli spettatori, contribuisce a risvegliare l’interesse del pubblico internazionale. La cultura messa in scena, quella sudcoreana, è distante da quanto mostrato abitualmente nelle serie tv mainstream e per questo suscita una curiosità addizionale.
✅ Società segrete
Tutti i romanzi analizzati da Hall spiegano il funzionamento di almeno una società segreta o di un’organizzazione assimilabile ad essa: la mafia, l’Opus Dei, gli studi di avvocati che lavorano per la malavita, i pescatori di squali, gli esorcisti, ecc.
Questo elemento è evidentissimo anche in Squid Game. Tutta la serie gira intorno a un gioco concepito da un’élite mascherata, che ha tutte le caratteristiche delle società segrete: si ritrova in un luogo nascosto convenuto e sorvegliato, protegge l’identità dei propri membri, mostra una gerarchia di stampo militare, ha regole condivise dai membri e, appunto, è ignota agli esterni.
✅ Gente di campagna vs gente di città
Come dice il professor Hall,
“nella maggior parte dei bestseller, c’è un personaggio centrale che parte per un viaggio che lo porta dall’America rurale verso paesaggi urbani turbolenti, dove i suoi valori contadini lo aiutano ad avere successo o lo condannano al fallimento. Quasi altrettanto spesso, gli eroi dei bestseller si muovono nella direzione opposta, dalle pressioni delle città alla campagna bucolica.”
In Squid Game questo scontro fra valori rurali e mentalità urbana è rappresentato direttamente dal protagonista, ma appare in modi più sfumati anche in altri personaggi. Seong Gi-hun è infatti una vittima delle pressioni della caotica vita cittadina, a cui si contrappongono i valori tradizionali della madre.
Questo scontro fra i frenetici ritmi urbani e la mentalità rurale si osserva anche nel giocatore numero 001, apparentemente un innocuo vecchietto ancorato alle abitudini del passato.
✅ Critica alla religione
Tutti i libri analizzati in Hit Lit contengono riferimenti alla religione. Spesso i bestseller criticano alcuni aspetti dell’ortodossia e i pericoli del bigottismo. È un argomento che continua a far presa sul pubblico, anche in quest’epoca di estrema secolarizzazione.
In Squid Game questa critica è incarnata soprattutto nel personaggio del fervente cattolico, il giocatore numero 244, la cui fede viene spesso ridicolizzata dagli altri giocatori.
Circa il 29% della popolazione della Corea del Sud si identifica con la religione cristiana (¾ protestante e ¼ cattolica), mentre circa il 23% è buddista.
Come scrive Abby Reader nell’articolo “How The Bloody Netflix Sensation 'Squid Game' Critiques Korean Christianity”,
“Anche se il 29% non è una percentuale alta, il potere e lo zelo che i cristiani – specialmente i protestanti – hanno in Corea del Sud oscurano quello di altre affiliazioni religiose, secondo The Diplomat. La Corea del Sud invia più missionari protestanti di qualsiasi altro paese oltre agli Stati Uniti. Seoul ha più megachiese evangeliche di quasi tutte le città degli Stati Uniti, a eccezione di Houston e Dallas. Alcune megachiese di Seoul hanno più di 100.000 fedeli ogni domenica.”
Alla luce di questi dati, la critica alla religione in Squid Game assume ancora più rilevanza.
✅ Il sogno (o l’incubo) americano
I milioni di lettori dei dodici bestseller citati sembrano apprezzare particolarmente non solo le storie di riscatto sociale, quelle in cui un umile protagonista diventa ricco e potente, ma anche quelle in cui succede l’opposto, la discesa nell’abisso di una persona ricca.
In Squid Game sono presenti entrambe le storie: l’ascesa del protagonista, che proprio grazie al gioco potrà risolvere buona parte dei suoi problemi, ma anche la caduta (soprattutto morale) del giocatore numero 218, Cho Sang-woo. Proprio Cho Sang-woo infatti, all’inizio viene mostrato come modello da imitare da parte di Seong Gi-hu: uomo d’affari di successo, ha studiato all’università, si trova negli Stati Uniti per affari, ma man mano che si sviluppa la serie le circostanze lo metteranno di fronte a dilemmi cruciali in cui emergerà il suo lato più spietato.
Un altro personaggio che incarna questo aspetto è Kang Sae-byeok, la giocatrice numero 067, una profuga nordcoreana che spera di far emigrare sua madre in Corea del Sud. Anche qui ci troviamo di fronte a una situazione iniziale di diversità (familiare, culturale ed economica) che conduce il personaggio in una posizione di debolezza che la costringe a partecipare al gioco.
L’ultimo esempio è il personaggio dell’immigrato pakistano, che incarna la disillusione del sogno “coreano”. Viene descritto come una persona positiva, collaborante, che cerca in tutti i modi di integrarsi, ma i cui sforzi non verranno ricompensati, perché proprio questo suo tentativo di collaborare risulta essere ingenuo e lo pone alla mercé di chi è più scaltro di lui.
✅ L’eroe o l’eroina come ribelle o anticonformista
Gli eroi dei dodici bestseller esaminati, così come quello di Squid Game, sono tutti ribelli, anticonformisti, cani sciolti, persone in un modo o nell’altro ai margini, personaggi che vanno controcorrente e spesso individualisti.
Seong Gi-hun appartiene senz’altro a questa categoria e, vi appartiene anche la sua controparte femminile, Kang Sae-byeok, la profuga nordcoreana.
Fin dai tempi di Huckleberry Finn, al grande pubblico piacciono i racconti che parlano di spiriti liberi che sfidano l’ordine imposto e l’autorità prestabilita, e cercano di rompere le convenzioni.
✅ Famiglie disfunzionali
Le famiglie ritratte nei dodici libri più venduti sono tutte, in maggior o minor parte, disfunzionali o scisse. Famiglie con tensioni latenti o esplicite, separate, alle prese con malattie o situazioni di stress, ce n’è per tutti i gusti.
Anche in Squid Game il protagonista è alle prese con una separazione e cerca di mantenere faticosamente i rapporti con la figlia. La mancanza di risorse finanziarie e il tentativo di ripristinare una situazione di stabilità emotiva e familiare sono le forze che lo spingono a partecipare al gioco, e che lo motivano a sopravvivere. Senza contare il rapporto conflittuale con la madre, anch’esso fonte di squilibrio e di motivazione al tempo stesso.
✅ Un incontro sessuale decisivo
Il professor Hall fa notare che in tutti i titoli esaminati “un incontro sessuale svolge un ruolo decisivo nello sviluppo della trama e nella trasformazione del protagonista”.
In Squid Game, dei dodici elementi, la componente sessuale è quella meno rilevante ai fini della trama. Nell’episodio 4, una scena di sesso serve a consolidare un’alleanza strategica fra due dei personaggi secondari e avrà conseguenze anche sul protagonista. Nell’episodio 7 un atto consumato a metà è la causa scatenante di una caccia all’uomo cruciale per la trama.
Conclusione
In definitiva, come abbiamo visto, Squid Game segue quasi alla perfezione il canone dei bestseller e, non a caso, ha goduto di un enorme successo di pubblico. È difficile sapere fino a che punto l’autore Hwang Dong-hyuk abbia inserito i dodici elementi in modo consapevole e, ai nostri fini, è ininfluente.
Il pubblico continua a rispondere oggi agli stimoli che hanno funzionato per decenni. Chi scrive testi con l’intenzione di arrivare al grande pubblico dovrebbe tenerlo ben presente e valutare se inserire questi elementi nei suoi scritti.
Se vuoi che ti aiutiamo a trovare il modo migliore di scrivere i tuoi contenuti contattaci senza impegno.