Millennials e formazione

Perché dovresti tradurre i tuoi contenuti di e-learning

Ragazza con cuffie

Che cos’è l’e-learning?

L’e-learning, abbreviazione di electronic learning, è l’uso di risorse digitali per la distribuzione di materiali educativi e di formazione a distanza.

Fondamentale nell’e-learning l’uso di sistemi specifici, i learning management system (LMS), che semplificano la creazione, la somministrazione e la fruizione di corsi online, attraverso qualsiasi dispositivo connesso a internet.

Da anni il settore dell’e-learning è in forte crescita, sia in ambito accademico che extra-accademico (corsi aziendali, formazione professionale, etc.)

La pandemia da COVID-19 ha accelerato drasticamente lo sviluppo della formazione a distanza. Le imprese e le istituzioni hanno dovuto digitalizzare non solo il settore della didattica, ma quasi tutti i processi organizzativi. La percezione dell’apprendimento online è cambiata per sempre.

La maggior presenza di giovani (Millennial e Gen Z) nel mondo del lavoro ha reso necessario l’adattamento dei materiali a una fruizione legata sempre di più ai dispositivi mobili, quelli prediletti da queste fasce di popolazione attiva.

Tipi di e-learning

Il mondo dell’e-learning è molto vasto. Per classificare la formazione online si possono considerare vari aspetti, che valgono sia per i corsi accademici che per quelli aziendali o non accademici in generale:

  • Per modalità di somministrazione
    • online
      • sincrona
      • asincrona
    • blended
      • computer-assisted instruction
  • Per tipo di contenuti
    • fissi
    • adattati
  • Per tipo di comunicazione
    • lineare
    • interattiva
  • Per modalità di apprendimento
    • individuale
    • collaborativo

Modalità di somministrazione

Per “modalità di somministrazione” s’intende il modo in cui i corsi vengono erogati ai partecipanti. Il corso può essere completamente online o in modalità mista (blended elearning).

Le nuove tecnologie consentono di migliorare la qualità della didattica tradizionale, integrandola con i contenuti e i metodi usati nei corsi e-learning (computer-assisted instruction).

Per quanto riguarda invece i corsi completamente online, se i partecipanti possono partecipare al corso in tempo reale, in una classe virtuale con altri utenti e con il professore, si tratta di synchronous online learning, apprendimento sincrono; se invece la fruizione dei contenuti non avviene in tempo reale e l’utente può accedere ai contenuti in qualsiasi momento, si parla di asynchronous online learning, apprendimento asincrono.

Tipo di contenuti

I contenuti e-learning possono essere gli stessi per tutti i partecipanti e sono solitamente determinati dal docente e non possono essere cambiati (fixed elearning). Tuttavia, l’uso delle tecnologie permette di adattare i materiali alle necessità dell’utente (adaptive elearning), comprese le preferenze linguistiche. Anche per questo è importante prevedere la localizzazione dei materiali nelle lingue dei potenziali partecipanti.

Tipo di comunicazione

Questa distinzione si basa sulla possibilità o meno di interazione tra il mittente (solitamente il docente o l’incaricato della formazione) e il destinatario (lo studente, il cliente, il dipendente, etc.)

Se non c’è possibilità di comunicazione tra le parti, si parla di e-learning lineare (linear elearning). Se invece la comunicazione è possibile e avviene uno scambio di informazioni e opinioni, si parla di e-learning interattivo (interactive elearning).

Modalità di apprendimento

Quando si classifica un corso di formazione online a seconda della modalità di apprendimento, l’attenzione si sposta sull’utente finale del corso. L’utente può studiare e prepararsi individualmente sui materiali erogati (apprendimento individuale), oppure può essere richiesta la collaborazione con altri utenti, in gruppi più o meno numerosi (apprendimento collaborativo).

L’elearning in azienda

Le aziende possono sfruttare l’e-learning non solo per la formazione dei dipendenti (employee training), compresa quella sulla conformità, per cui periodicamente sono previsti aggiornamenti in base alle norme vigenti e alle procedure aziendali da seguire (compliance training), ma anche per la formazione della propria clientela (customer training).

La formazione non è solo una risorsa interna, ma può essere utilizzata anche per spiegare e promuovere ai clienti correnti e potenziali i propri prodotti e servizi, per tenerli aggiornati sulle novità e per promuovere azioni di fidelizzazione. In questo modo la clientela partecipa alla vita aziendale e sviluppa un rapporto di fiducia con il brand.

Perché è importante tradurre i contenuti di apprendimento online?

I principali motivi che dovrebbero indurre gli autori di contenuti formativi multimediali a localizzare i contenuti caricati online sono:

  • l’e-learning multilingue aumenta l’accessibilità dei contenuti;
  • il mercato dell’e-learning è in rapida e ampia crescita;
  • sempre più aziende, anche internazionali, si affidano alle piattaforme e-learning.

L’e-learning multilingue aumenta l’accessibilità dei contenuti

Localizzare i contenuti di e-learning significa innanzitutto estendere l’accessibilità dei contenuti a utenti che parlano altre lingue.

Nonostante l’inglese sia la lingua veicolare di molti materiali, l’uso della lingua target dell’utente risulta in un processo di apprendimento più efficace.

Per di più, non tutti gli utenti online hanno una conoscenza dell’inglese che garantisca una facile fruizione dei materiali: una ricerca di Statista rivela che nel 2022 nel mondo circa 1,5 miliardi di persone hanno usato l’inglese come prima o seconda lingua. Secondo recenti studi, il tasso di crescita maggiore nel mercato dell’e-learning è quello dell’Asia (17,3%), seguita da Europa dell’Est (16,9%), Africa(15,2%) e America latina (14,6%).

L’e-learning è quindi uno strumento che facilita la diffusione dei contenuti e li rende accessibili a livello globale, molto velocemente. Quello che rende ancora più efficace questo processo è la creazione di materiali accuratamente realizzati e adattati alle esigenze degli utenti a cui sono indirizzati.

Il mercato dell’e-learning è in rapida e ampia crescita

Le statistiche mostrano che il mercato dell’e-learning è destinato a crescere fino a un valore globale di 325 miliardi di dollari nel 2025, con una crescita dell’e-learning aziendale di 38 miliardi di dollari tra il 2020 e il 2024.

La domanda di formazione online e dei relativi prodotti e servizi cresce di anno in anno, perché gli utenti ritengono che i nuovi strumenti formativi siano più efficaci, coinvolgenti, interattivi e facilmente accessibili.

Nel mercato dell’e-learning diventano importantissimi i content authoring tool, gli strumenti che consentono di creare contenuti e interi corsi e-learning.

Chiunque, non solo i programmatori, può creare materiali formativi coinvolgenti, per distribuirli a utenti e clienti. Infatti, secondo un report di “Research and Markets”, il mercato globale dei content authoring tool è cresciuto a un tasso annuo medio del 7,72% nel periodo 2016-2020.

Questo dimostra quanto l’apprendimento online sia già una realtà ampiamente diffusa nel mondo, che non soppianterà le tradizionali forme di apprendimento, ma che quantomeno offrirà una soluzione alternativa altrettanto efficace.

Data questa diffusione, la traduzione dei contenuti dei corsi online diventa sempre più una necessità per le aziende che pianificano di sfruttare questi strumenti, per rendere più efficace la propria offerta formativa.

Sempre più aziende, anche internazionali, si affidano alle piattaforme e-learning

Le aziende si affidano sempre più spesso a corsi online per la formazione di dipendenti (employee training) e clienti (customer training). Nel 2017, il 77% delle aziende negli Stati Uniti hanno sfruttato l’e-learning, ma il 98% ne ha fatto uso entro il 2020.

Inoltre, il 2020 è stato un anno molto importante per l’e-learning, anche a livello aziendale. Molte aziende che prima non avrebbero mai pensato di utilizzare questi metodi per i propri corsi di formazione sono state costrette a cambiare idea, anche solo temporaneamente.

Non solo la formazione si è spostata online, ma anche il lavoro stesso. Lo smart working è sempre più una realtà. Lo sviluppo futuro di questi strumenti non è certo, ma in questi ultimi anni sono stati rilevati dei vantaggi della formazione aziendale attraverso l’e-learning che potrebbero favorirne l’uso anche in futuro.

Come prima cosa, l’e-learning riduce i costi di formazione per le aziende: non sono necessarie aule o trasferte perché la lezione è virtuale.

Come conseguenza, con i corsi online si ottiene una copertura più ampia e una maggiore adattabilità: le tecnologie rendono adattabile il percorso di formazione alle esigenze dell’utente e l’azienda non deve far altro che predisporre contenuti localizzati nelle lingue target utili alla propria attività per un’offerta completa.

Infatti, l’azienda può sfruttare le funzionalità del proprio learning management system (LMS) e gestire da un’unica piattaforma il materiale formativo per renderlo disponibile al personale.

In sostanza, i punti di forza dell’e-learning a livello aziendale si riassumono in: flessibilità, interattività e modularità. Queste caratteristiche rendono la formazione più agile, più al passo con i tempi e con le esigenze delle nuove generazioni.

Non basta solo tradurre i contenuti

Quando si parla di traduzione di contenuti e-learning si fa riferimento principalmente all’aspetto linguistico del processo. Tuttavia, è necessario anche tenere presente l’aspetto culturale dei contenuti: per questo si parla di adattamento o, più precisamente, di localizzazione.

Localizzare i contenuti di un corso significa rappresentare adeguatamente la cultura d’arrivo dell’utente finale, tenendo conto anche della variabilità di significato di alcuni simboli che, in alcuni casi, possono avere un impatto negativo sulla presentazione.

Da un punto di vista formale, localizzare un corso significa adattare:

  • gli elementi dell’interfaccia utente;
  • le unità di misura;
  • il formato delle date;
  • le valute;
  • le combinazioni di colori e i font.

Ma ci sono altri elementi che richiedono qualche attenzione in più. Partendo dal testo, bisogna scegliere uno stile chiaro, che non usi troppe espressioni gergali, così che i contenuti non siano troppo connotati. Inoltre, è importante rispettare la terminologia del settore e fare attenzione all’uso di acronimi e abbreviazioni, che possono risultare ambigui.

E poi ci sono le immagini, gli audio e i video.

Per le immagini, si potrebbe pensare che non si tratti di un elemento che ha bisogno di essere localizzato, ma non è così. Se sono presenti elementi testuali nell’immagine (espressioni idiomatiche, giochi di parole se si tratta di una vignetta, unità di misura, etc.) questi devono essere adattati alla cultura d’arrivo con cui si sta lavorando.

Inoltre, va tenuto conto della connotazione degli elementi che compongono l’immagine. I colori, ad esempio, rappresentano significati diversi nelle varie culture. Ad esempio, il rosso nelle culture occidentali ha una connotazione negativa, di divieto; al contrario, nella cultura cinese il rosso è simbolo di felicità e fortuna. Per questo è necessario analizzare le immagini e comprendere quali elementi adattare per mantenere il messaggio originale.

Un altro aspetto importante nella localizzazione delle immagini, così come dei video, è l’adattamento del contenuto stesso di questi elementi. Infatti, è consigliabile predisporre immagini e video per ogni lingua e cultura in cui si vuole localizzare i contenuti.

Si dovrebbero adattare anche i luoghi, le location. Ad esempio, se si tratta di un’azienda con negozi in molti paesi è possibile realizzare video ambientati in negozi dell’area a cui è dedicato il corso in questione.

Anche i personaggi andrebbero adattati. Bisogna prestare attenzione al significato dei gesti dei protagonisti di foto e video per evitare il rischio che diventino offensivi per utenti di culture diverse. Realizzare contenuti dedicati con persone appartenenti alla stessa cultura degli utenti a cui è indirizzato il corso aiuta il pubblico a identificarsi e a comprendere meglio i contenuti.

Se l’aspetto visuale del video viene adattato, di riflesso lo sarà anche l’aspetto del suono e non saranno necessari sottotitoli, voice-over o doppiaggio, perché l’audio sarà già predisposto nella lingua d’arrivo.

Tuttavia, queste tre tecniche possono rivelarsi utili in situazioni in cui si vuole localizzare un unico video per tutte le culture scelte. Si dovrà procedere prima ad un’analisi dei contenuti e alla rimozione o modifica di elementi problematici nella cultura d’arrivo. Per quanto riguarda i sottotitoli, è sì la tecnica meno costosa, ma forse anche la meno efficiente. Ad esempio, se il video contiene molti elementi testuali che si sovrappongono alla narrazione parlata, i sottotitoli contribuiscono alla confusione dell’utente finale e producono un sovraccarico di informazioni sullo schermo di difficile comprensione.

Il doppiaggio, al contrario, è la tecnica più costosa: richiede l’impiego di doppiatori professionisti, così che il risultato sia una traccia audio con i dialoghi tradotti sincronizzata con il video originale.

Il voice-over è una tecnica usata anche nella localizzazione degli elementi audio, se non si prevede la realizzazione di nuovi audio per la lingua d’arrivo. In questo caso, l’attore o il narratore non sostituiscono l’originale, ma si sovrappongono e coesistono.

Learning management system (LMS) multilingui

Come abbiamo visto in precedenza, scegliere un LMS per gestire e creare i propri corsi è vantaggioso. Se la prospettiva è quella di internazionalizzare i propri contenuti, un aspetto da tenere in considerazione è la disponibilità di quel sistema a supportare altre lingue.

Un vantaggio degli LMS è la possibilità di monitorare le attività e i progressi di ogni utente attraverso report e statistiche generate automaticamente.

Un LMS multilingue è una piattaforma di apprendimento che supporta più di una lingua e permette agli utenti di selezionare la lingua di fruizione dei contenuti, sia per quanto riguarda i materiali ma anche per l’interfaccia.

È importante quindi analizzare l’offerta di ogni LMS e scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.

Panoramica dei LMS più usati

Moodle: è un LMS molto diffuso e supporta oltre 100 lingue. Per quanto riguarda la traduzione di contenuti abbiamo un articolo che spiega passo passo un modo per ottenere un corso multilingue, “Come tradurre un corso di Moodle”.

Docebo: Un sistema che supporta 40 lingue, incluse le lingue sinistroverse, che permette una distribuzione globale dei contenuti.

Articulate Storyline: attraverso l’uso di Rise 360 è possibile creare corsi che si adattano a qualsiasi tipo di dispositivo e permette di tradurre i contenuti. Si predispone l’esportazione del file XLIFF dei contenuti da tradurre, che verranno successivamente importati una volta tradotti.

Canvas: Il sistema supporta differenti lingue, incluse funzionalità legate alle lingue sinostroverse. È necessario attivare le funzionalità multilingue dalle impostazioni per poter accedere alla lista di lingue supportate. Inoltre il sistema predispone l’integrazione di progetti Localize direttamente dalle impostazioni.

iSpring Solutions: Il sistema permette la creazione di corsi multilingue attraverso l’uso di iSpring Suite Max. Questo strumento permette l’esportazione del file XLIFF dei contenuti da tradurre. Verranno poi importati i file tradotti. Una funzionalità di questo strumento è la sostituzione automatica degli elementi tradotti nel corso, mantenendo formattazione e design originali.

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Master in tecnologie della traduzione, subtitler e videomaker. Collaboratore di Qabiria dal 2015.
Roberta è traduttrice freelance e tra il 2022 e il 2023 ha svolto uno stage a distanza presso Qabiria, aiutandoci con le traduzioni dall’inglese e dal francese, mentre studiava per il Master in traduzione audiovisiva dell’ISTRAD.

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