Come scrivere lettere formali alle istituzioni

(Con un PDF da scaricare e un consiglio per far fruttare il tuo tempo)

Uomo che firma contratto

Sai come ci si rivolge alle istituzioni? Scopri le formule da usare, la struttura da seguire e gli errori da evitare quando si scrive una lettera formale.

Al giorno d’oggi capita spesso di scrivere (o tradurre) lettere formali di vario genere, da una lettera di presentazione a una richiesta di informazioni, alla corrispondenza commerciale aziendale.

Cosa cambia però quando la missiva è indirizzata a un rappresentante delle istituzioni? I principi base per redigere una lettera istituzionale in italiano sono abbastanza semplici. In fondo all’articolo trovi un pratico manualetto con le norme per scrivere lettere formali e 10 modelli di lettera, che puoi scaricare decidendo tu il prezzo.

Ma prima di passare alla parte tecnica, una riflessione.

Il tempo che perdiamo in burocrazia

Ogni anno, in Italia, milioni di ore di lavoro vengono sprecate per colpa di moduli compilati male, comunicazioni inefficaci, processi lenti e ridondanti. Scrivere lettere formali è solo la punta dell’iceberg: dietro c’è un sistema in cui si continua a fare tutto “a mano”, in modo analogico.

Noi di Qabiria ci occupiamo proprio di questo: automatizziamo i processi ripetitivi e aiutiamo aziende, studi professionali e pubbliche amministrazioni a trasformarsi digitalmente, migliorando la produttività.

Perché sì, è importante sapere come scrivere una lettera al sindaco. Ma è ancora più importante capire come evitare di doverla scrivere ogni mese.

Se ti serve aiuto per redigere un testo rivolto alle istituzioni o qualsiasi altro testo commerciale, o ancora automatizzare e digitalizzare la tua attività, chiedici un preventivo senza impegno!

Struttura di una lettera formale

Innanzitutto, occorre fare particolare attenzione alla struttura, prediligendo una divisione in sezioni e paragrafi che renda il messaggio chiaro e ben fruibile.

Generalmente, una lettera formale è costituita dai seguenti elementi:

  1. Mittente: se non si scrive su carta intestata, è opportuno inserire i dati del mittente nell’area in alto a sinistra del foglio. Nota: sulla busta vanno indicati solo i dati utili al servizio postale in caso di mancato recapito (nome completo e indirizzo), mentre all’interno andranno inseriti anche i dati utili al destinatario, quindi numero di telefono/fax ed eventuale codice fiscale o partita iva.
  2. Destinatario: va messo a una riga di distanza dai dati del mittente, in alto a destra. Normalmente strutturata su più righe, questa sezione include: - Alla cortese attenzione / Alla C.A. di + Titolo +Nome e Cognome - presso / c/o + Indirizzo completo dell’ufficio o della struttura presso cui il destinatario è impiegato.
    • Nota: nel caso delle lettere istituzionali, è molto importante rivolgersi al destinatario con la formula corretta: gli appellativi usati comunemente sono Gentile / Egregio (per persone fisiche) o Spettabile (per aziende o enti), ma ambasciatori, politici ed ecclesiastici prevedono titoli specifici (es. On., Sen. S.E.), che è necessario conoscere. Utili in questo senso sono il breve compendio redatto dalla Commissione Europea e la sezione “Appellativi di cortesia” dell’Enciclopedia Treccani online. I titoli vanno con l’iniziale maiuscola. Se una persona ha più titoli diversi, si usa solo quello più qualificante o più adeguato.
  3. Luogo e data: lasciando un rigo di spazio, in alto a destra, indicare luogo e data di redazione della lettera. Le due informazioni vanno su un’unica riga, separate da una virgola. La data può essere scritta in due formati: o con il giorno in numero, il mese in lettere e l’anno in numero, oppure nel classico gg/mm/aaaa (due cifre per il giorno e il mese, quattro cifre per l’anno). Volendo è possibile inserire questa sezione alla fine della lettera, in basso a sinistra, prima della firma.
  4. Oggetto: in alto a sinistra, possibilmente su una sola riga, è un’espressione in stile nominale che riassume brevemente l’argomento della missiva. Se necessario, deve contenere riferimenti utili alla documentazione citata nella lettera.
  5. Formula di apertura: riprende la formula utilizzata al punto 2 (Titolo + Nome e Cognome).
  6. Corpo della lettera: in stile sintetico, rigoroso e preciso, generalmente è costituito da introduzione, parte centrale e conclusione. Prima di tutto occorre presentarsi e spiegare il motivo del messaggio, che andrà poi argomentato, per concludere con eventuali richieste o petizioni. Due accorgimenti:
    • Per presentarsi è possibile utilizzare la terza persona (il sottoscritto) o la prima (io sottoscritto), che andrà poi mantenuta in tutto il testo.
    • Per rivolgersi al destinatario, la formula più utilizzata è quella del Lei, con la maiuscola anche all’interno di parola (es. vorrei comunicarLe). L’aggettivazione è comunemente declinata al maschile, in quanto l’uso femminile è oggi ritenuto affettato. In alternativa è possibile ricorrere al Voi (soprattutto per persone giuridiche) o al meno comune Ella (per cariche astratte di rilievo come ministri e sindaci).
  7. Formula di chiusura: in basso a sinistra. Le più frequenti sono cordiali saluti o distinti saluti, che possono essere ampliate facendole precedere da espressioni come
    • in attesa di una Sua risposta, porgo distinti saluti;
    • in attesa di un Suo gradito riscontro, La ringrazio e La saluto cordialmente.
    • Voglia gradire, Signor [Titolo], i sensi della mia più alta considerazione (molto formale)
    • La prego di accogliere, Signor [Titolo], i sensi della mia più alta stima (molto formale)
      Se invece si vuole ribadire l’affidabilità di quanto testimoniato nella lettera, si possono utilizzare espressioni come “in fede” o “con osservanza”.
  8. Firma: in basso a sinistra, a una riga di distanza dal saluto (o da luogo e data, se messi a fondo lettera). Deve includere nome e cognome completi e può essere autografa, oppure scritta al computer con firma autografa sopra, per facilitarne la leggibilità.
  9. Allegati: se presenti e citati nel corpo della lettera, vanno elencati in forma sintetica alla fine della lettera, in basso a sinistra.

Ortografia e formato di una lettera formale

Prima dell’invio, è opportuno verificare che l’ortografia e la grammatica della missiva formale siano corrette usando il correttore ortografico di Word o del programma di scrittura usato. Ci si può anche affidare a un correttore professionista, se la lettera è di una certa importanza.

Non perdere tempo correggendo da solo: affidati ai nostri servizi di editing e correzione!

Inoltre, è meglio prediligere un carattere chiaro e ben leggibile, lasciando un’interlinea abbondante (es. 1,5) ed evitando di inserire parti colorate che potrebbero distrarre l’attenzione del destinatario. Per approfondimenti sulla leggibilità dei testi, si rimanda all’articolo “Tutto d’un fiato: cos’è la leggibilità e perché è importante”.

Errori da evitare in una lettera

È consigliabile evitare gergo troppo specialistico, sigle o abbreviazioni, a meno di non essere certi che il destinatario ne conosca il significato. Per approfondimenti sul modo in cui scrivere testi non creativi, ma formali o tecnici, si rimanda all’articolo “12 errori da evitare quando si scrive un manuale utente”, che contiene indicazioni utili non solo a chi deve redigere manuali, ma anche a chiunque debba compilare un testo descrittivo.

I concetti esposti brevemente in questo articolo sono trattati nel manualetto Come scrivere una lettera formale di Chiara Boarina e Marco Cevoli, che si può scaricare qui sotto come file PDF, a prezzo libero (minimo 1.99 €).

Ebook Come scrivere lettere formali su iPad

Questo manualetto contiene anche 10 template o modelli di lettere formali che il lettore può copiare e modificare liberamente per scrivere le proprie lettere alle istituzioni:

  1. Disdetta di un contratto di fornitura idrica.
  2. Lettera al sindaco per segnalare un problema.
  3. Denuncia di un sinistro all’assicurazione.
  4. Sollecito per il pagamento dello stipendio.
  5. Richiesta assistenza tecnica per guasto alla caldaia.
  6. Candidatura spontanea per un lavoro.
  7. Lettera di lamentele al dirigente scolastico.
  8. Richiesta di un preventivo per ristrutturazione.
  9. Lettera di ringraziamento.
  10. Invito di partecipazione a un evento.

Leggi il manuale su

Hai trovato utile questo articolo o il manuale? Condividili! E se vuoi scoprire come liberarti da scartoffie e compiti ripetitivi, parliamone!

Nota: articolo scritto originariamente il 20/03/2015 e aggiornato il 05/05/2025.

Traduttrice editoriale e tecnica. Laureata in Traduzione alla SSLMIT di Trieste e Master in Traduzione letteraria. Collabora con Qabiria dal 2013.
Traduttore tecnico, project manager, imprenditore. Laureato in Lingue e Master in Design e produzione multimedia. Ha fondato Qabiria nel 2008.

Leggi anche:

Parla con uno di noi

Spiegaci cosa ti serve con una mail a hola@qabiria.com o attraverso il modulo di contatto. Risposta garantita entro 24 ore, ma di solito molto prima.

Contattaci